Spese tra proprietario e inquilino

Spese tra proprietario e inquilino

Buongiorno, abito da 1 mese in un condominio formato da 4 scale, pago la quota condominiale, comprensiva di riscaldamento, alla proprietaria. Adesso ho saputo che c’e’ stato un cambio di amministratore. Il vecchio amministratore non ha pagato per la fornitura di gas, quindi a luglio e’ stata chiusa l’erogazione e siamo senza riscaldamento. La proprietaria non mi ha informato di questa cosa, posso pagare soltanto meta’ quota (che andrebbe per pagare luci e pulizie di cui usufruisco) e rifiutarmi di darle la quota per il riscaldamento che non ho? Grazie. Susanna.

 

Cara Susanna, se il contratto di locazione non glielo impedisce, le posso consigliare di prendere contatti con l’amministratore del suo condominio e farsi fare il conteggio delle spese annuali da sostenere in qualità di inquilina e versare direttamente al condominio. In questo modo potrà farsi mandare un estratto delle spese e verificare esattamente che cosa sta pagando.

Spese lastrico solare e pluviali

Spese lastrico solare e pluviali

Buongiorno, – riferimento terrazzo a livello ad uso mio esclusivo-spesa 1/3 a mio carico. Nel computo metrico esistono le seguenti spese non strettamente necessarie al rifacimento terrazzo che intendo contestare:1)formazione barriera al vapore-2)isolamento termico ; entrambi le spese, non esistenti in precedenza, se pur utili andrebbero a favore e a carico dei proprietari del quarto piano sottostante. 3)nuovo discendente pluviale, eseguito per rettificare la pendenza del terrazzo, rifatto male solo 12 anni prima, la cui spesa andrebbe ripartita fra tutti i condomini in base ai millesimi come pure i compensi all’amministratore e la direzione lavori. Le mie interpretazioni sono giuste? Grazie. Paolo.

 

Caro Paolo, tutte corrette.

Servizi comuni e condomini morosi

Servizi comuni e condomini morosi

Sono il rappresentante (referente) di un condominio composto da 10 villette, abbiamo sempre portato avanti una gestione bonaria in quanto non ci siamo mai legalmente costituiti. Le villette hanno in comune un vialetto privato che e’ dotato di accesso carrabile automatizzato, illuminazione e su cui insistono i citofoni. Da qualche tempo due condomini hanno smesso di pagare le proprie quote mensili. Per questo nell’ultima assemblea abbiamo deciso di installare un selettore chiave interno ed esterno al cancello per poi cambiare i codici alla ricevente in modo da impedire ai due morosi di usufruire della comodita’ del telecomando ma di usare esclusivamente i selettori per i quali consegneremo loro la chiave. E’ regolare tutto cio’? In considerazione del fatto che non seguiamo la ritualita’ per la convocazione delle assemblee? Roberto.

 

Caro Roberto, mi pare chiaro che il vostro condominio è autogestito e ha in Lei il referente principale. Le consiglio, visto che comunque vi riunite in assemblea tenendone anche processo verbale, di convocare le assemblee e di consegnare i verbali a norma di legge, così come previsto dall’art. 66 d.a.c.c. Se i signori in questione non hanno presenziato all’assemblea in quanto non convocati con strumenti che garantiscano la data certa di convocazione (raccomandata, PEC, fax, consegna a mano con firma per ricevuta) e da assenti non hanno mai ricevuto il verbale di fatto non sono mai partiti i 30 giorni di tempo per poter eventualmente impugnare le delibere dell’assemblea. In questo caso opterei per inviare con raccomandata il verbale dell’ultima riunione e nel caso di mancata impugnazione di procedere con l’esecuzione della delibera. Tenga in considerazione che l’art. 63 d.a.c.c. prevede che “In caso di mora nel pagamento dei contributi che si sia protratta per un semestre, l’amministratore può sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato”. Nel vostro caso, a mio avviso, voi non sospendereste neppure il servizio offerto dall’apertura automatica del cancello in quanto con l’utilizzo della chiave la funzionalità è comunque operativa al 100%, diverso era se i signori dovevano aprire e chiudere il cancello manualmente.

Richiesta copia verbali di assemblea

Richiesta copia verbali di assemblea

Buonasera. Sono una condomina amministratrice a titolo gratuito di un condominio di 6 proprietari. L’avvocato di un condomino mi invita a fargli avere le copie dei verbali di assemblea degli ultimi 9 anni (io sono in carica da 2 anni) che il suo cliente richiede. A prescindere che non mi sono mai state rivolte richieste personalmente dal condomino, sono a carico dello stesso, oltre le spese per le copie dei documenti, anche quelle per l’invio a mezzo raccomandata? Dal momento che il condomino si rifiuta di pagare le spese personali iscritte nel consuntivo, posso chiedere il pagamento anticipato, senza il quale mi astengo dall’invio? Mille grazie. Alessia

 

Cara Alessia, se l’avvocato scrive per conto del condomino è come se i documenti glieli richiedesse lui direttamente, concordo con lei che magari prima di rivolgersi ad un legale poteva fare lui stesso questa semplice richiesta. Ad ogni modo lei, in qualità di amministratrice, è tenuta ad inviare questa documentazione e confermo che se il condomino vuole ricevere tramite raccomandata senza venire a ritirare personalmente i documenti, le spese postali sono a suo carico come le spese di cancelleria per la produzione delle copie. Le sconsiglio di mischiare la questione richiesta verbali con la questione morosità. Le consiglio di inviare la documentazione richiesta addebitandone le spese, così facendo lei ha adempiuto ai suoi obblighi. Successivamente, se il consuntivo è approvato e non c’è stata impugnazione della delibera entro i termini di legge può provvedere, a rata scaduta, a sollecitare il condomino al pagamento ed in caso di morosità persistente di provvedere a farlo diffidare da un legale ed in estremo a richiedere il decreto ingiuntivo così come è nei suoi pieni poteri, anzi DOVERI.

Costi per divisione spese tra proprietario ed inquilino

Costi per divisione spese tra proprietario ed inquilino

Buongiorno, vorrei sapere se l’amministratore della palazzina in cui ho un appartamento di proprieta’ dato in locazione, puo’ far pagare *extra* al suo compenso il conteggio della ripartizione spese proprietario/inquilino, anche se verbalmente concordato il contrario; inoltre e’ corretto il suo *non rispondere alle mie email, telefonate*, laddove chiedo chiarimenti? Ho validi motivi per non saldare il suo compenso, visto che tale comportamento e’, a quanto pare, solo nei miei confronti? Grazie per un cortese e professionale riscontro. Rebecca

 

Cara Rebecca, l’amministratore cura i rapporti con i proprietari. Il rapporto tra proprietario e il suo inquilino è a carico del proprietario stesso, pertanto la ripartizione delle spese di questa sotto gestione va remunerata all’amministratore. Essendo una sua spesa personale, se questa eventuale voce di spesa non fosse stata elencata nel preventivo iniziale del professionista, il compenso deve accordarlo con il suo amministratore . Se ritiene di non voler pagare il suo amministratore per questa prestazione extra, può occuparsene lei stessa di fare il conteggio da presentare al conduttore del suo appartamento. Per quanto concerne il mancato riscontro alle sue richiese di chiarimenti, purchè queste siano fatte con modi e tempi consoni, non lo giudico corretto.

Gestione amministrativa del teleriscaldamento

Gestione amministrativa del teleriscaldamento

Buongiorno, premetto che nel mio condominio c’e’ il teleriscaldamento – nel consuntivo spese riscaldamento 2013-2014 ho trovato questa voce spesa: – intervento per spegnimento in data 16.4.2014, in seguito a richieste condomini € 55,00 – siccome mi sembrava strano perche’ nessuno aveva chiesto nulla e la data corrisponde con quella dello spegnimento ufficiale di torino, ho chiesto per iscritto all’amministratore: chi sono i condomini che hanno richiesto lo spegnimento impianto? E perche’ in una data che e’ gia’ di spegnimento ufficiale per torino (fino al 15-04-14)? Salvo eventuale prolungamento gia’ prestabilito dal comune – come risposta in assemblea, e’ stato detto che era stato scritto in modo errato, che non doveva esserci scritto niente sulla richiesta condomini, ma che la spesa di chiusura era comunque giusta. Allora io vi chiedo, indipendente dalla risposta che e’ alquanto anbigua, ma c’e’ una spesa per la chiusura ufficiale annuale del teleriscaldamento? Adriana.

 

Cara Adriana, le società che gestiscono il teleriscaldamento addebitano anche dei costi accessori che più o meno si aggirano sulla cifra da lei indicata, per cui probabilmente l’amministratore si riferisce a questi costi. Può sempre chiedere all’amministratore copia della pezza giustificativa a prova della spesa sostenuta.

Revisione tabelle millesimali

Revisione tabelle millesimali

Buongiorno, poiche’ c’e’ stata la fusione di due appartamentini in uno, si puo’ chiedere la revisione della tabella millesimale e non pagare, quindi, due quote condominiali? Grazie. Lucio.

 

Caro Lucio, non essendoci stato un aumento di unità immobiliari o la creazione di un grosso squilibrio tra le unità esistenti, essendosi semplicemente accorpati due appartamenti già esistenti a mio avviso è sufficiente sommare i millesimi già assegnati ai due appartamenti oggetto di fusione. Tra l’altro in ogni caso le spese per la revisione delle tabelle millesimali conseguenti a fusione, divisione, sopraelevazione sono a carico di chi è causa di queste modifiche.

Ripartizione spese tra proprietario ed inquilino

Ripartizione spese tra proprietario ed inquilino

Buongiorno, sono proprietario di un appartamento all’interno di un condominio. L’appartamento e’ concesso in locazione dal 2012 e le spese condominiali sono a carico del conduttore come espressamente indicato nel contratto di locazione. L’amministratore ad ogni mia richiesta di aggiornamenti sulla situazione dei versamenti per le quote condominiali da parte del mio inquilino rispondeva che era tutto in regola. L’amministratore ha presentato i bilanci al 31/12/2013 solo il 21/11/2014 e solo allora con mio sconcerto ho appreso che il mio inquilino non paga le quote condominiali a lui spettanti dal gennaio del 2013. L’amministratore mi ha inviato una mail scusandosi dell’accaduto e dicendo che ha fatto confusione con un’altra persona. Posso chiedere i danni all’amministratore per grave inadempienza chiedendo il risarcimento del danno quantificato nelle quote dal 30/06/2013 (termine entro il quale avrebbe dovuto presentare i bilanci) in poi visto che non potevo in alcun modo sapere se i versamenti al condominio erano in regola? Grazie. Renzo.

 

Caro Renzo, lei è il responsabile della conduzione del suo alloggio e anche dell’erogazione delle spese condominiali. Il suo contratto indica che il conduttore doveva far fronte alle spese di sua competenza direttamente al condominio, ma se questo non paga, l’amministratore deve e può esclusivamente venire a battere cassa da lei, anche mediante decreto ingiuntivo. (che non si può richiedere per l’inquilino, ma nel caso sarà lei poi a rivalersi sul conduttore). Lei inoltre può tranquillamente tenersi informato con l’amministratore sullo stato dei pagamenti, così come dice di aver fatto, e l’amministratore deve informarla se il suo inquilino è gravemente moroso. In questo caso vi è una mancanza professionale che deriva dal fatto di non aver adempiuto a quanto dettato dalla L.220/2012, ossia che entro sei mesi dalla fine dell’esercizio l’amministratore, pena possibilità di richiesta di revoca giudiziaria, deve attivarsi coattivamente alla riscossione dei crediti ancora insoluti. Tra l’altro la stessa norma prevede che entro 30 gg dalle movimentazioni bancarie, compresi i versamenti dei condomini, la contabilità condominiale deve essere aggiornata. Per cui l’amministratore ha tutto il tempo per fare telefonate, solleciti, diffide ed infine se necessario il decreto ingiuntivo. La cosa che potete valutare è la sostituzione dell’amministratore con un professionista più attento, anche se ricordo che errare è umano.

Come ripartire la spesa dell’autospurgo

Come ripartire la spesa dell'autospurgo

Buongiorno, il mio condominio e’ composto da 6 abitazioni a schiera, una accanto all’altra. Ogni 2 appartamenti vi e’ una fossa per le acque chiare e una per le acque nere. Abbiamo avuto un problema con una di queste fosse che si era intasata, provocando fuoriuscite di acqua in giardino, per questo abbiamo fatto intervenire l’autospurgo. La domanda che vi pongo e’ la seguente: visto che questo pozzetto serviva solo due appartamenti, e’ corretto che la spesa della pulizia venga imputata solo ai due condomini interessati? Oppure va divisa per tutti e sei? Grazie, Paolo.

 

Caro Paolo, se il pozzetto serve solo a due alloggi è corretta l’imputazione della spesa solo a loro. Così come previsto dall’art. 1123 c.c. che recita “Qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità.”